Dal 2015 collaboro con l'ARRT (Associazione Romagnola Ricerca Tumori) di Cesena nell'attività di educazione nutrizionale nelle scuole e in particolare realizzo laboratori ludico-espressivi con bambini e ragazzi; conduco attività formative ed esperienzali con insegnanti volte ad accrescere la consapevolezza sulle abitudini alimentari e ad approfondire gli aspetti psicologici, sociali e culturali nel rapporto col cibo; effettuo attività di informazione e prevenzione con genitori affrontando tematiche come corretti stili di vita, alimentazione, emozioni, relazioni e convivialità.
La promozione di corretti stili di vita e una sana alimentazione sono la base dei progetti che ARRT propone nelle scuole per favorire nei bambini e nei ragazzi una crescita sana e consapevole senza privarsi dei piaceri della buona tavola e della convivialità.
Faccio parte dell'equipe di esperti che realizza nelle scuole i progetti "Draghetto Mangiabene" dedicato ai piccoli della scuola dell'infanzia e "A Scuola di Vita" rivolto agli studenti della scuola primaria e secondaria di primo grado. Entrambi i progetti sono inseriti nel catalogo della AUSL Romagna "Scuole che promuovono salute".
Il progetto " Draghetto Mangiabene" cerca di far conoscere ai piccoli il mondo degli alimenti, grazie all'utilizzo del gioco e delle storie sui fantastici viaggi dell'amico Draghetto Mangiabene (nostro personaggio guida) alla scoperta di gustosi pianeti.
Nel progetto " A Scuola di vita " le attività prevedono attivazioni sui principi nutritivi, sulla piramide alimentare e sul mondo delle bevande. I laboratori sono finalizzati alla comprensione e alla memorizzazione dei contenuti, mediante il gioco e l'esperienza, e portano ad una maggior consapevolezza sui temi legati alla sana alimentazione, attivando le competenze relazionali dei ragazzi.
Associazione "Essere Con"
Da Gennaio 2015 faccio parte come socio (e per diversi anni sono stata membro del consiglio direttivo) dell'associazione "Essere Con" sita in Forlì. L'associazione si propone di divulgare una cultura della relazionalità dell'uomo (essere in relazione con) come imprescindibile al suo essere, in cui l'altro, il diverso, il distinto è fondamentale per la costruzione della propria identità. Lo strumento principale per far emergere questa essenza relazionale dell'uomo è il gruppo.
Ho partecipato per diversi anni (2015-2020) alle attività di formazione permanente e di supervisione clinica del Gruppo di studio e ricerca sui Disturbi della Regolazione Affettiva.
Alcuni disturbi psichiatrici comuni ma difficili da trattare, così come alcune malattie somatiche, sono fortemente legate al deficit della capacità di esprimere i propri vissuti soggettivi, di riconoscere le emozioni come tali, di elaborarle cognitivamente e quindi di regolarle. Lo scopo principale e la sfida del nostro gruppo è quella di capire quale possa essere l'approccio terapeutico più efficace per l'intervento con questi pazienti, ovvero una psicoterapia che aiuti il paziente a desomatizzare e differenziare le emozioni dai sintomi somatici e ad esternalizzarle per mezzo del linguaggio. L'Allesitimia è un vero e proprio deficit di consapevolezza affettiva ("Non so cosa sto provando e non lo so dire"), diverso dalla reazione difensiva da inibizione emotiva ("So cosa sto provando ma non riesco a dirlo"). Quindi l'Allesitimia riguarda l'esperienza di affetti non regolati di cui si ha percezione solo per la loro espressione fisica (Emotions) ma senza essere acompagnati, integrati, connessi alla consapevolezza del loro corrispettivo mentale, soggettivo, psichico (Feeling).
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